L’inizio del cammino
“Disegnando il bosco ho provato un insieme di malinconia e gioia. Per qualcosa che finisce e qualcosa che inizia. La sensazione di essere in quella via di mezzo, che permette di sentirsi a proprio agio tra ciò che non è più e ciò che ancora non si sa debba accadere.“(Arianna Pompei)
La nostra esistenza viene spesso paragonata ad un percorso, una strada. La metafora del viaggio, del cammino è quella che sembra calzare meglio quando si pensa al passare degli anni, ai cambiamenti, che il tempo porta in noi ed in ciò che ci circonda.
Essere in movimento significa anche accogliere il cambiamento. Le cose mutano spesso senza che se ne abbia la reale consapevolezza. L’ambiente, le relazioni ci condizionano, ci influenzano. In un mutuo continuo scambio. Le connessioni sono infinite. L’interdipendenza ci riguarda tutti.
Questo scambio ha delle conseguenze anche su di noi, sulla nostra personalità, sul nostro sguardo sulla realtà.
Ciò che si definisce struttura di personalità altro non è che l’insieme delle caratteristiche che compongono ogni essere umano. Alcune di queste sono innate, riguardano il modo in cui approcciamo ed interpretiamo gli eventi. Altre sono acquisite e sono il prodotto unico dell’interazione delle nostre esperienze, filtrate dal nostro personale sguardo. Hanno come risultato qualcosa di esclusivo, che ci caratterizza ed in parte definisce.
L’unicità dei punti di vista, negli anni, è stata raggruppata, suddivisa in categorie simili e spesso contrapposte. Il vivere insieme ci ha spinti ad unire ciò che a grandi linee si assomigliava, portandoci una visione comune diffusa. Semplificando di fatto la realtà. Si sono sviluppati nella società dei percorsi, più o meno definiti, suddivisi in tappe. Le scelte degli individui contribuivano a far entrare un comportamento in una o nell’altra categoria. I passi venivano scanditi nel confronto con l’altro. Il percorso tracciato e spesso già scritto.
Si sono create delle aspettative. Per alcuni molte di queste possono essere state talmente interiorizzate da venire realizzate quasi per obbligo. Per altri possono rappresentare il modo migliore per esprimersi. Non esiste un unico percorso possibile. Ma cosa succede quando ci accorgiamo di non essere poi così convinti della strada che stiamo percorrendo? della destinazione del nostro percorso?
L’armonia tra quelle che sono le nostre caratteristiche, il nostro schema di valori, il nostro sguardo sulla realtà e le richieste dell’ambiente è fondamentale per il benessere individuale.
Quando i comportamenti che siamo costretti a mettere in atto, perché siano consoni con le richieste di ciò che ci circonda e il nostro bagaglio di valori e convinzioni non sono in linea, si crea inevitabilmente una condizione di disagio personale.
A questo punto esistono solo due strade possibili con lo scopo di rimettere in equilibrio il proprio rapporto con la realtà che ci circonda. Modificare l’ambiente oppure modificare le nostre convinzioni.
Questa scelta si basa su ciò che per noi è maggiormente importante in quel momento. Possiamo scegliere di rivedere i nostri punti di riferimento, che col tempo sentiamo non appartenerci e rappresentarci più. Possiamo orientarci altrove, dove pensiamo di poterci esprimere con più soddisfazione.
Quale che sia la scelta abbiamo dato inizio ad un cambiamento, fatto un altro passo del nostro cammino.
L’ambiente intorno a noi, tuttavia, può modificarsi al di fuori del nostro diretto controllo. Eventi traumatici, cambiamenti che riguardano altri intorno a noi, nuove relazioni, nuovi avvenimenti.
Questo ci influenza e più in profondità di quanto forse crediamo.
Se la realtà che ci circonda muta, soprattutto in modo inaspettato, spesso le strategie che si mettevano in atto per fronteggiarla non saranno più pertinenti.
Anche in questo caso dobbiamo affrontare un cambiamento, spesso inevitabile e necessario.
Cambiare le nostre convinzioni, i nostri schemi di giudizio, prendere un nuovo ruolo, accettare un nuovo posto all’interno di una relazione. La capacità di interpretare la realtà, fondersi con essa e trovare il modo di esprimersi al suo interno, sono le attitudini che possono portarci ad un equilibrio. Essere consapevoli del proprio posto nel tempo e nello spazio e lì trovare il modo di esprimersi.
Il cambiamento non deve spaventare. È qualcosa che affrontiamo più o meno consapevolmente da sempre. È la spinta che ci muove nel percorso che stiamo affrontando.