Solstizi e altri pasticci. L’energia del cambiamento tra estate e autunno
Quando passato il solstizio del 21 giugno entriamo nella stagione estiva molti cominciano a percepire l’affiorare di nuove consapevolezze, nuove direzioni da prendere per armonizzare i propri cuori, per rendere serene le proprie esistenze. La luce che domina le giornate estive è al suo massimo e ci concede simbolicamente di vedere, di avere chiare visioni che ci rendono più consapevoli delle direzioni – più o meno salubri – prese nella nostra vita o, se non altro, nell’anno precedente. In questo processo di emersione facilmente ci tuffiamo sperando di riuscire a cogliere l’attimo, concretizzare nel minor tempo possibile dei cambiamenti di rotta. Ma quanto è difficile….
Sfide...
Le idee di cambiamento maturate in questa stagione nascono però nella certezza che dovranno affrontare una grandissima prova: l’autunno.
Infatti, se è vero che durante i mesi estivi centrali (luglio e agosto) viviamo giornate di eterna luminosità, quando arriva il 15 agosto è facile iniziare a percepire l’inesorabile declino della luce nelle nostre giornate, che la “routine” del mondo lavorativo riprenderà a breve, che l’autunno in un attimo si presenterà alle nostre porte e che potremmo non avere tempo sufficiente per realizzare le nostre intenzioni. Con questo sentore di inversione di rotta (dalla luce verso il progressivo buio), non è davvero facile avanzare con i propri intenti perchè al grande momento di intuizione segue naturalmente un ripiegamento.
Le forze solstiziali (estive e invernali) ci pongono faccia a faccia con la nostra capacità di mantenerci in equilibrio all’interno del flusso di cambiamento continuo che è la vita. Rappresentano un momento importantissimo di contatto con ciò che in noi sta maturando e vuole emergere. Non a caso è proprio in estate e in inverno (natale e capodanno) che siamo soliti esprimere intenzioni e volontà per i mesi che seguiranno, per la “nostra nuova vita”. Essi ci trasmettono l’energia degli inizi e ci consentono di visualizzare nuovi progetti, nuove strade, nuovi percorsi. Non è sempre detto che questi debbano trovare immediata applicazione o soddisfazione. Spesso i grandi progetti hanno bisogno di essere nutriti, ed ecco che l’autunno arriva a indicarci la modalità ovvero curarci di creare le condizioni affichè esso possa manifestarsi.
“In quella stagione (…), le cantine vedono fermentare il prezioso mosto spremuto dai grappoli, ed ai solchi s’affidano i doni di Cerere, giacché la terra, rilassata dal tepore dell’autunno, è allora più favorevole a ricevere le sementi.”
(M. Manilio Astronomica)
Un alleato
Quando una visione è davvero chiara e interiorizzato non c’è spazio per la paura o la fretta. Tutto ciò che succederà ci porterà in quella direzione, ogni giorno più vicino al “traguardo”.
L’autunno non farà svanire nulla se ben radicato nella nostra mente-cuore e, quindi, potrebbe essere semplicemente un nostro fraintendimento a separaci dalle consapevolezze maturate d’estate: l’autunno le terrà solo ” al caldo” per noi!
Come l’albero che nel perde le foglie offre al freddo e umido suolouna calda coperta per l’inverno …