Bioritmo in pandemia. Strategie di coping per genitori e famiglie
Dal primo lockdown di marzo 2020 sono comparsi numerosissimi post, articoli, documenti scaricabili nei quali professionisti della relazione d’aiuto, educatori, pedagogisti e molte altre figure di sostegno all’individuo e alle famiglie, hanno indicato come una via salutare quella della redazione scritta o per immagini di programmi giornalieri di attività. In queste proposte e nei molti materiali diffusi attività lavorativa, scolastica, motoria, creativa e “meditativa” si alternano per offrire un panorama giornaliero/settimanale/staguionale ecc. sufficientemente strutturato da condurre giornate bilanciate e sensate e non rischiare di “perdere” il ritmo giorno/notte in un periodo di internamento forzato negli spazi casalinghi. A distanza di un po’ più di un anno l’utilità di strumenti organizzativi sembra essere sempre una buona via da percorrere ma dopo tutto questo tempo di tentativi di strutturarazione di routine più o meno stringenti c’è sicuramente bisogno di fare un passo avanti.
Abbiamo sperimentato la condivisione casalinga di spazi di lavoro e studio, il disagio e la (in)sofferenza ai cambiamenti repentini tra i quali scuole che aprono e chiudono, smartwork tira-molla, passaggi confusi a zone gialle/arancioni/rosse e necessità di rimanere a casa dovute a più o meno improvvisi accertamenti anti covid. Ad ognuno di queste esperienze le nostre routine hanno tremato, l’equilibrio talvolta é stato perso e anche i nostri bei programmi giornalieri affissi su porte e frigoriferi di casa si sono talvolta rivelati inadeguati alle esigenze. Chi di noi ha promosso nel proprio nucleo abitativo una forma di programmazione ha spesso agito nell’esigenza di un bisogno di struttura che tamponasse l’instabilità esterna ora, però, è possibile e desiderabile compiere un nuovo passaggio: trovare il senso profondo dei ritmi della vita e dei rituali. Programmare le giornate/settimne/mesi si può e lo si può fare attraverso la riconnessione ai cicli naturali che possono aiutarci a crescere e condividere un progetto di consapevolezza.
Il 21 aprile alle ore 21 Federica Micucci counselor e antropologa e Marta Lacirignola psicologa e counselor, presenteranno in diretta sul nostro canale Youtube un laboratorio di Mind Watering che si occuperà di collegare il senso della pianificazione delle attività individuali/familiari ai ritmi naturali nei quali siamo immersi ponendo delle riflessioni su importanti domande:
Quali le importantissime ricadute ha in termini di senso e produttività comprendere il significato energetico di un ciclo giornaliero, settimanale, mensile e stagionale?
Quanto può essere chiarificatore prendere coscienza del proprio posto in relazione a questi ritmi naturali apparentemente esterni e rispetto ad altre forme di ritmo interne quali il respiro e il battito cardiaco? E, ancora, come si trasforma tutto questo in uno strumento utile e flessibile che trovi spazio nelle nostre case?
Vi aspettiamo!
Cosa è il Mind Watering?
Mind Watering definisce un progetto culturale e creativo di informazione, riflessione e relazione che ha come obiettivo quello di annaffiare, appunto, il proprio spazio mentale e psichico.
Annaffiarsi per noi significa:
- darsi ristoro e nutrimento attraverso l’atto del riflettere, del ricordare e dell’apprendere nuovi e antichi saperi;
- ricaricarsi/rigenerarsi attraverso un tempo e uno spazio di riposo e rilassamento attivo;
- rinfrescarsi/riscaldarsi permettendo la generazione di un movimento consapevole e spontaneo del proprio corpo energetico e fisico;
- pulire e lasciar andare gli accumuli e i blocchi dei nostri processi biologici e bioritmici.