Crescita Personale,  Emozione

Nutrire la primavera in noi

La stagione primaverile porta con sè un’energia associata ai nuovi inizi, ai cambiamenti alla creatività ma se questa spinta non è ben equilibrata irrompe nella nostra vita portando confusione, disordine e un’inversione della spinta vitale in spinta distruttiva.

La medicina tradizionale cinese suggerisce che, all’inizio della primavera, quando l’energia invernale è superata, il colore verde inizia a riempiere i rami degli alberi. Questi, colmi di “linfa della vita” avvertono il potenziale di crescita e maturazione al loro interno ma sempre insieme ad una profonda sensazione di pressione. La pressione, infatti, aumenta gradualmente al loro interno ma non è ancora chiaro cosa sia, cosa porterà e come verrà alla luce dal momento bisognerà attendere gli ultimi mesi di primavera affinchè tale situazione si sblocchi e manifesti in  un’esplosione di verde.

Così, anche in noi, il crescere di questa linfa/spinta stagionale può essere sperimentata sia sotto forma di  vitalità, di desiderio, di voglia di fare sia nella forma di re-pressione e quindi aggressività e impazienza.

 

Che fare? Come affrontare questa fase dell’anno senza abusare del clacson in macchina, evitando liti con i vicini di casa, con i famigliari, con gli amici e senza sentirsi disorientati e fuori ritmo con la nostra vita? Possiamo affidarci all’aspetto yin del cambiamento e dei nuovi inizi ovvero sentire che questa potente spinta, questa attivazione, va accolta perchè è già in atto e non ha senso respingerla e confidare che essa troverà presto una via di espressione e, sperabilmente si manifesterà a favore di cambimenti ed evoluzioni per noi comunque positive. Non inattivamente e in passiva attesa ma in attiva ricettività:

“Seduto in silenzio, senza fare nulla, arriva la primavera e l’erba cresce da sola”. (Koan zen)

Stare seduti in silenzio mettendosi in una posizione di ricezione proprio nel momento in cui ci sentiamo più attivati mentalmente e fisicamente, nel momento in cui potremmo sentirci irrequieti, è rivoluzionario e fondamentalmente contrario ai modelli culturali occidentali. La cultura occidentale, paradossalmente, rispetta in quanto azioni le qualità associate all’elemento simbolo di questa stagione, il legno: andare verso l’amato, agire in senso agonistico, con competitività con azioni  anche violente mirate alla “vittoria”. E tutti questi sono effettivamente aspetti di questa energia, di questa stagionalità ma cosa succede quando ci si lascia trascinare da essi? Cosa succede se ci lasciamo nelle loro mani e non abbiamo strumenti di armonizzazione e di consapevolezza? Possiamo avvertire un forte senso di impazienza,  un’esagerato senso autocritico o di giudizio verso gli altri una irrequietezza che porta alla paralisi o all’eccesso di movimento. Le giornate si allungano, la linfa scorre potente e ci sembra di dover agire a tutti i costi per conseguire un risultato visibile, tangibile. Così, in questa stagione, scoppiano spesso piccole e grandi tragedie: spinte al cambiamento disordinate e premature, dubbi e carenza di visione del futuro, azioni sconsiderate e spesso violente, direzioni prese in virtù di visioni poco chiare e sentite. L’energia della primavera/ legno ha molto a che fare con ciò che crediamo di avere visto ma che non sappiamo se c’è davvero…

Una strada per vivere questa fase dell’anno senza esserne travolti potrebbe essere quella di non spingere il pedale dell’accelerazione per velocizzare processi di cambiamento, crescita, liberazione e promuovere invece una sana e giocosa presenza che sostenga l’attesa del manifestarsi in noi di ciò che é già in movimento. Allora Il movimento potrebbe essere orientato all’osservazione e allo studio della natura e dei suoi ritmi per sintonizzarci al suo di “orologio”. Non é necessario andare in un bosco o al parco, se hai una pianta in casa o passi in un viale alberato della tua città, dedica quotidianamente del tempo a osservare cosa succede in quella piccola isola verde, può essere di grande ispirazione e può farti sentire meno solo nella tua crescita.

Inoltre, seguendo vecchie indicazioni di saggezza popolare quale “fare le pulizie primaverili” , prova a dedicarti con pazienza a ri-creare spazio nella tua vita, nelle tue cose, nei tuoi pensieri. Ri-fare ordine dal caos, pulendo, rassettando, organizzando è un’azione importantissima che consente di “ri-creare” il proprio mondo e il proprio modo di vivere consentendo di distaccarsi da tutto ciò che non ha più aderenza e significato con il tuo presente e fornendo spazio a ciò che di nuovo arriverà a te.

La primavera in noi va sostenuta!

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